Il direttore di Panorama; «L'Abruzzo dimostra che si può detassare»

TERAMO – "L’Abruzzo ha dimostrato che puo’ ritornare ai cittadini una quota di tassazione": lo ha detto il direttore di Panorama, Giorgio Mule’, nell’aprire i lavori del focus ripresa "La sfida dell’Abruzzo", in corso di svolgimento all’università di Teramo. Panorama, che ha iniziato un’attivita’ di "carotaggio" sui territori italiani, nell’ottica di capirne dinamismi e problematicita’, ha dedicato uno speciale all’Abruzzo in uscita domani. Mule’ ha detto che "L’Abruzzo ha trovato gioco facile con Panorama, da sempre convinto che il taglio alla spesa pubblica possa rappresentare una leva efficace per migliorare le performance del Paese e ridurre la pressione fiscale". La Giunta regionale ha detassato del 30 per cento cittadini ed imprese. Durante il Focus ripresa, dedicato alle attività della Regione Abruzzo scaturenti dal Por-Fers 2007- 2013, sono stati forniti i dati sull’utilizzo delle risorse comunitarie assegnate all’Abruzzo. E’ stato ricordato che la dotazione finanziaria del Por Fers per il periodo 2007-2013  è pari a 354.369.139, la spesa certificata di 169.249.126, gli impegni assunti di 194.556.940; oltre 1300 le imprese finanziate con i fondi Ue. "Esiste una diversità di interessi di tipo generazionale: ciò che è utile per me potrebbe confliggere con le prospettive dei giovani, sia per il lavoro e sia per la sostenibilità del welfare". Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, intervenendo al Focus Ripresa, sollecitato dalle domande dei giovani presenti nella sala delle lauree della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo. "Non crediate – ha ammonito – che questa crisi che sta minando le vostre prospettive e il vostro lavoro, dipenda da una crisi finanziaria. Non è vero. La nostra è una crisi industriale e strutturale: le nostre imprese perdono quote di mercato perchè non sono competitive sul mercato internazionale. Oggi l’economia non si governa più a livello locale". Secondo Chiodi, la crisi ha modificato il "veterosindacalismo", e costringe ad una "responsabilità individuale". Il Presidente ha rivendicato l’austerità come leva per risanare i conti e abbassare le tasse ad imprese e cittadini". Su questo Chiodi ha anticipato che entro il 2016 ci sarà un ulteriore taglio alle tasse di un ulteriore 30 per cento. "Sia chiaro – ha precisato Chiodi – che la classe politica da sola non è in grado di realizzare il paradiso in terra, non è in grado di risolvere i problemi attinenti la crescita perché l’economia non è più locale".